Di Tutto un po': Musica, Spiritualità,
Poesia, Satira.
Eleonora Ruffo Giordani
"NON FARE AGLI ALTRI CIO'CHE NON VUOI SIA FATTO A TE". (quod tibi fieri non vis, alteri ne feceris). Questa frase compendia tutta la morale cristiana. L'imperatore Alessandro Severo la fece scrivere nel suo palazzo e nei suoi uffici.
LA MUSICA PER ME E' TERAPEUTICA, E' UNA FORMA DI PREGHIERA CHE VA AL DI LA' DELLE PAROLE DEL TESTO. E' UN GRANDE AMORE, L'ASCOLTO SEMPRE ANCHE QUANDO DORMO. ALLORCHE' LE NOTE ARRIVANO AI MIEI ORECCHI L'ANIMA DANZA NELL'INFINITO CIELO DELL'ARMONIA E DELLA PACE.
https://ruffogiordani.blogspot.com/
martedì 28 marzo 2023
LA MIA POESIA
…nel cuore del tempo
M'è cara la melodia
della musica!
Al fluire delle stagioni
intaglia immagini di Cielo
e fa fiorire rami di betulle
nella polla del deserto.
Celebra con magiche note
la sapienza del kairòs.
Quando la notte sovrasta,
riflessi di memoria
palpitano nel cuore del tempo
e intonano brani di canti.
La Luce con danze fantastiche
tra i cedri del Libano
racconta la Storia
a un piccolo gabbiano.
Eleonora Ruffo Giordani
20/03/2008
martedì 23 agosto 2022
domenica 3 luglio 2022
lunedì 20 giugno 2022
giovedì 16 giugno 2022
giovedì 9 giugno 2022
martedì 7 giugno 2022
lunedì 23 maggio 2022
venerdì 7 gennaio 2022
lunedì 27 dicembre 2021
UNA MIA POESIA
La Tua nascita Amore insegna
La preghiera s’eleva
T’avvolge nascituro Bambino
gli ulivi implorano
nel mistero della terra.
Sangue innocente sparge
mistici fiori sulla Tua culla.
Sei acqua di pianeti
nel mattino della vita
forgi le spade in vomeri
le lanci in falci.
Tuona la voce del creato
suono d’organo s’espande
nella nuova notte
la Tua nascita è Amore
all’umanità smarrita
© Eleonora Ruffo Giordani
ANGOLO DELLA SPIRITUALITA'
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Sandra Kuck |
E purtroppo tanti non sanno più amare. E tanti innocenti pagano nel loro corpo e nella loro anima queste calamità ch’essi non hanno volute, ma che sono loro imposte dalla cattiveria dei loro fratelli. Eppure essi hanno tutti lo stesso Padre. Per i buoni è il cibo del povero la loro speranza. Ma il banchetto del ricco le aspetta nella gloria immortale del Cielo, la loro Patria.
lunedì 20 dicembre 2021
ANGOLO DELLA POESIA
Per il Santo
Natale
Tacciano i venti tutti,
Del mar si arrestino le acque,
Gesù, Gesù già nacque,
Già nacque il Redentor.
Il Sommo Nume Eterno
Scese dall’alto cielo,
Il misterioso velo
Già ruppe il Salvator.
Nascesti alfin nascesti,
Pacifico Signore,
Al mondo apportatore
D’alma felicità.
L’empia, funesta colpa,
Giacque da te fiaccata,
Gioisci, o avventurata,
Felice umanità.
Sorgi, e solleva il capo
al sonno tuo profondo;
Il Redentor del mondo
Ormai ti liberò.
No, più non senti il giogo
Di servitù pesante,
Son le catene infrante
Da lui che ti salvò.
Gloria sia dunque al sommo,
Onnipossente Iddio,
Guerra per sempre al rio
D’Averno abitator.
Dia lode e cielo, e Terra,
Al Redentor Divino,
Al sommo Re Bambino
Di pace alto Signor.
(Giacomo Leopardi)
domenica 19 dicembre 2021
sabato 18 dicembre 2021
UNA MIA POESIA
venerdì 17 dicembre 2021
THOMAS MERTON - (ANGOLO DELLA POESIA)
AVVENTO
Affascinate, cieli, con la vostra purezza queste notti d’inverno
e siate perfetti!
Volate più vive nel buio di fuoco, silenziose meteore,
e sparite.
Tu, luna, sii lenta a tramontare,
questa è la tua pienezza!
Le quattro bianche strade se ne vanno in silenzio
verso i quattro lati dell’universo stellato.
Il tempo cade, come manna, agli angoli della terra invernale.
Noi siamo diventati più umili delle rocce,
più attenti delle pazienti colline.
Affascinate con la vostra purezza queste notti di Avvento,
o sante sfere,
mentre le menti, docili come bestie,
stanno vicine, al riparo, nel dolce fieno,
e gli intelletti sono più tranquilli delle greggi che
pascolano alla luce delle stelle.
Oh, versate, cieli il vostro buio e la vostra luce sulle nostre
solenni vallate:
e tu, viaggia come la Vergine gentile
verso il maestoso tramonto dei pianeti,
o bianca luna piena, silente come Betlemme!
(Thomas Merton)
THOMAS MERTON - (ANGOLO DELLA POESIA)
Ama l’inverno quando la pianta tace
O piccole selve, umilmente
Sfiorate la neve con i rami bassi!
O pietre ricoperte
Nascondete la dimora dove tutto cresce!
Segrete
Parole vegetali,
Acqua non scritta,
Zero quotidiano.
Prega indisturbato
Albero ritorto
Inciso nell’acciaio –
Zenith sepolto!
Fuoco, volgiti all’interno
Al tuo debole fortino,
A un solido luogo d’infanzia,
Dimora del nulla.
O pace, benedici questo luogo folle:
Silenzio, ama questo crescere.
O silenzio, zero dorato
Sole che non tramonta
Ama l’inverno quando la pianta tace.
O little forest, meekly
Touch the snow with low branches!
O covered stones
Hide the house growth!
Secret
Vegetal words,
Unlettered water,
Daily Zero.
Pray undistracted
Curled tree
Carved in steel –
Buried zenith!
Fire, turn inward
To your weak fort,
To a burly infant spot,
A house of nothing.
O peace, bless this mad place:
Silence, love this growth.
O silence, golden zero
Unsetting sun
Love winter when the plant says nothing.
Che la mia sete diventi sorgente (Ancora, 2015), trad. it. F. Cosi,
A. Repossi
THOMAS MERTON (ANGOLO DELLA POESIA)
Nel silenzio
Non dire niente.
Ascolta le pietre della parete.
Non dire niente, esse cercano
di pronunciare il tuo
nome.
Ascolta
le pareti vive.
Chi sei?
Chi
sei? Sei il silenzio
di chi?
Chi (sii quieto)
sei (come quiete sono
queste pietre). Non
pensare a cosa sei
ancora meno a
ciò che un giorno potrai essere.
Piuttosto
sii ciò che sei (ma chi?)
sii l’impensabile
che non conosci.
Oh non dire niente, mentre
sei ancora vivo,
e tutte le cose vivono intorno a te
parlando (io non sento)
al tuo essere,
parlando tramite l’ignoto
che è in te e in loro stesse.
“Cercherò come loro
di essere il mio proprio silenzio:
e ciò è difficile. Il mondo
intero è segretamente in fiamme. Le pietre
bruciano, perfino le pietre mi bruciano.
Come può un uomo non dire niente o
ascoltare tutte le cose che bruciano?
Come può osare di sedersi con esse
quando tutto il loro silenzio è in fiamme?”