"NON FARE AGLI ALTRI CIO'CHE NON VUOI SIA FATTO A TE". (quod tibi fieri non vis, alteri ne feceris). Questa frase compendia tutta la morale cristiana. L'imperatore Alessandro Severo la fece scrivere nel suo palazzo e nei suoi uffici.





LA MUSICA PER ME E' TERAPEUTICA, E' UNA FORMA DI PREGHIERA CHE VA AL DI LA' DELLE PAROLE DEL TESTO. E' UN GRANDE AMORE, L'ASCOLTO SEMPRE ANCHE QUANDO DORMO. ALLORCHE' LE NOTE ARRIVANO AI MIEI ORECCHI L'ANIMA DANZA NELL'INFINITO CIELO DELL'ARMONIA E DELLA PACE.







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domenica 19 agosto 2018

6CARD. JEAN-LOUIS TAURAN

Ma dobbiamo andare più lontano. Se il male ha un potere, Gesù ne possiede uno più grande: con la sua Resurrezione «Egli ha distrutto la morte» (2Tim 1, 10). È diventato il «Dio dei vivi, non dei morti» (Mt 22, 32). E, una volta resuscitato, dichiarerà: «mi è stato dato ogni potere» (Mt 28, 18). Quale potere? Quello di farci partecipare alla sua Pasqua e di condurci al Padre. Paolo parla della «straordinaria grandezza della sua potenza verso di noi credenti secondo l'efficacia della sua forza, che egli manifestò in Cristo, qua morti» (Ef 1, 19-20). Da allora ogni via cristiana consiste nel «conoscere Lui [il Cristo] e la potenza della resurrezione» (Fil 3, 10). Conoscendolo, abbiamo anche noi un «potere», quello della Speranza. Perché, se siamo «figli nel Figlio», allora partecipiamo alla vittoria di Gesù sulla morte. «Qual è il vincitore del mondo?», chiede Giovanni. Risposta: «chi crede che Gesù è Figlio di Dio» (1 Gv 5, 5). Con il nostro Battesimo, fortificati dagli altri Sacramenti, uniti ai nostri fratelli nella Chiesa, possiamo - dobbiamo - combattere la sofferenza, l'ingiustizia, tutto ciò che degrada l'uomo sia fisicamente che moralmente. Nel suo libro Gesù di Nazaret, il nostro Papa nota che, quando Gesù prepara gli Apostoli per la missione, dà loro due compiti: annunciare il messaggio della salvezza e lottare contro le potenze del male (Mc 3, 14). Come? Si può rispondere con Paolo: attingendo alla potenza del Signore «e nel vigore della sua forza», rivestendo «l’armatura di Dio per poter resistere alle forze delle tenebre» (cfr Gesù di Nazaret, pp. 206-211). E si può prendere in prestito da Paolo il «foglio di via» che guiderà i cristiani di tutti i tempi in questo combattimento tra il bene e il male: «Non lasciarti vincere dal male, ma vinci il male con il bene» (Rm 12, 21).