"NON FARE AGLI ALTRI CIO'CHE NON VUOI SIA FATTO A TE". (quod tibi fieri non vis, alteri ne feceris). Questa frase compendia tutta la morale cristiana. L'imperatore Alessandro Severo la fece scrivere nel suo palazzo e nei suoi uffici.
LA MUSICA PER ME E' TERAPEUTICA, E' UNA FORMA DI PREGHIERA CHE VA AL DI LA' DELLE PAROLE DEL TESTO. E' UN GRANDE AMORE, L'ASCOLTO SEMPRE ANCHE QUANDO DORMO. ALLORCHE' LE NOTE ARRIVANO AI MIEI ORECCHI L'ANIMA DANZA NELL'INFINITO CIELO DELL'ARMONIA E DELLA PACE.
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domenica 19 agosto 2018
8CARD. JEAN-LOUIS TAURAN
Qui
sulla terra il regno è già presente, in mistero; ma con la venuta del Signore,
giungerà a perfezione» (GS, n. 39, 2-3). Un discepolo di Cristo fa fronte al
male come tutti gli altri uomini. Combatte tanto più vigorosamente perché sa
che esso non può avere l'ultima parola, poiché Gesù è resuscitato. Con la sua
Resurrezione, ha aperto la strada di una rinnovata, offerta a tutti senza
eccezione. Egli dà a tutti la certezza che se scegliamo di ascoltarlo e di
seguirlo, siamo inseriti nella dinamica della sua Pasqua. Se è dal cuore e
dalla coscienza degli uomini che nascono la violenza e il male, è a questo
livello che dobbiamo agire in noi e presso gli altri. Poiché la cultura
dominante scusa tutto, giustifica tutto, banalizza tutto, noi cristiani
affermiamo di avere la libertà e il potere di «fare la verità» e di «camminare
nella verità»; è la nostra maniera di contribuire a cambiare il mondo, di
liberarlo dalle sue catene. Il Dio di Gesù Cristo non è l'autore del male.
Quando Egli stabilisce la sua alleanza con l'uomo, gli lascia tutta la sua
libertà. Egli arriva fino a salvarla. E quando gli uomini si allontanano da
Lui, egli arriva fino al dono di sé in Gesù, suo Figlio che «sapendo che era
venuta la sua ora di passare da questo mondo al Padre, avendo amato i suoi che
erano nel mondo, li amò fino alla fine» (Gv 13, 1).